
Con la sua personalità appassionata e i suoi forti valori morali, Dominique si sente legata alle sue radici canadesi e italiane e lavora molto duramente per aiutare la comunità di Lacor. Nata nel 1962, Dominique è cresciuta nell’Ospedale e con l’Ospedale che, da una piccola struttura gestita da alcune suore comboniane, è diventata il grande “teaching hospital” che è ora. L’Ospedale è inoltre sopravvissuto al violento regime di Idi Amin, agli anni ancora più terribili che seguirono e dal 1986 alla guerra civile durata vent’anni causata dai ribelli dell’LRA (l’Esercito di Resistenza del Signore), ma anche alle terribili epidemie tra cui alcune delle emergenze mondiali più gravi: AIDS ed Ebola. Quando l’intero Paese cadde nel caos, Dominique fu costretta ad abbandonare l’Uganda e i suoi genitori per accedere ad una migliore educazione scolastica in condizioni di maggiore sicurezza.
I suoi genitori sono entrambi deceduti. La dottoressa Teasdale nel 1996 a causa dell’AIDS contratto durante le cure di militari feriti; il dottor Corti morì nel 2003. Purtroppo anche il loro successore, dottor Matthew Lukwiya, è deceduto durante l’epidemia di Ebola del 2000 dopo aver eroicamente avviato e condotto la lotta per il contagio e protetto la comunità e il suo staff. Oggi è proprio la figlia della dottoressa Teasdale e del dottor Corti, Dominique Corti, che con l’aiuto dei suoi colleghi ugandesi fa sì che il retaggio dei suoi genitori possa ancora vivere a Lacor, mettendo insieme risorse provenienti dall’Italia, dal Canada e dall’Uganda stesso.

Questo documentario esplora la storia personale di Dominique, mostrando filmati esclusivi dall’archivio familiare Teasdale-Corti. Gli spettatori potranno comprendere nei dettagli la battaglia per assicurare l’accesso alla sanità in una delle aree più povere del mondo e le vicende che stanno alla base del suo rapporto con l’Ospedale. Questa struttura cura ben 250,000 pazienti ogni anno e rappresenta una storia di successo in Africa. Dominique, una donna determinata e affascinante, ci coinvolgerà con la sua storia e con la forte volontà dei suoi colleghi ugandesi di superare tutti gli ostacoli che minacciano la sopravvivenza dell’Ospedale di Lacor.

